È il 2000 quando Dave Eggers entra di prepotenza nel Pantheon dei grandi autori contemporanei con il suo primo romanzo, L'opera struggente di un formidabile genio, appena ripubblicato da Feltrinelli. Dissacrante, ironico, esilarante e sì, anche struggente, l'opera prima di Dave Eggers è uno dei più alti esempi di narrativa postmoderna: ha contribuito a creare un linguaggio e, di conseguenza, un mondo, un modo di approcciarsi alle cose e agli altri. Romanzo pop per eccellenza, finisce dritto fra i capolavori di questo nuovo secolo e fra le letture necessarie per capire gli anni Zero.
Ispirato alla vita dell'autore, L'opera struggente di un formidabile genio è la storia, narrata in prima persona, di Dave, 22 anni, e Toph, il fratellino di otto, che in pochi mesi si ritrovano orfani di entrambi i genitori, entrambi morti di cancro. Obbligati a riscrivere tutte le regole della loro vita, vendono la vecchia casa di famiglia e si mettono in viaggio, in fuga dal dolore che è stato, dagli assistenti sociali, da chi gli riserva solo sguardi impietositi, da chi non riconosce loro lo statuto di “esseri unici e speciali”. Largo invece a scorpacciate di MTV, a pranzi e cene disordinate come solo le camere degli adolescenti sanno essere, a gare di scivolate sul pavimento del corridoio, a sessioni sfiancanti di lotta greco-romana. I due si tengono stretti, non si lasciano mai, sono l'uno il mondo dell'altro, la memoria dell'altro. Insieme crescono con una libertà talmente priva di vincoli da essere spaventosa e insieme possono ricostruire, lentamente, una quotidianità. Un romanzo di formazione che parte in salita e finisce con due ragazzi che ridono fino alle lacrime.
La scrittura di Eggers è veloce, ironica, scanzonata e cazzona ma sempre precisa, e quando lascia da parte l'armatura del cinismo sa essere commovente e sa emozionare. Attento ai più piccoli dettagli, lo sguardo di Eggers ha dei tratti ossessivi, isterici che ce lo fanno sentire vicino e umanissimo, che ci fa venire voglia di saltare in macchina con i due fratelli alla volta della California, semplicemente per piazzarsi con loro sul divano per ore a bere coca cola direttamente dalla bottiglia da due litri, imbambolati davanti a TRL.
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