Per alcuni sconcertante aberrazione enogastronomica, per altri diretto discendente dell’ambrosia; per noi, semplicemente, Picon Biére. Se lo trovate nel nostro menù è per colpa delle insistenti pressioni delle libraie, che lo adorano. Più esotico di una Panaché e meno inquietante di un Calimocho, questa semplice ricetta francese prevede l’unione di birra chiara con il Picon, un liquore a base di scorze d’arancia e erbe maghrebine, eredità degli anni del colonialismo francese in Algeria.
Il gusto dolce-amaro della birra si arrotonda piacevolmente nell’incontro con il Picon, che ha anche il pregio di alzarne considerevolmente il tenore alcolico. Adatto al dopocena (ma in realtà a qualunque ora del giorno), il Picon Biére è il vero aperitivo dei francesi e Oltralpe viene consumato in dosi molto più massicce rispetto al più celebre Pastis. Il Picon Biére ha qualcosa di inguaribilmente romantico che riporta la mente ai bistrot parigini, alle passeggiate sulla Senna, alle chiacchiere pigre con gli amici di sempre, ma che può adattarsi molto bene alle ombre del Duomo, al Navigli quando sono deserti, alle giornate milanesi che cominciano ad allungarsi.