Quando diciamo 'America' pensiamo 'Stati Uniti' e, da decenni, gli Stati Uniti rappresentano - nel bene e nel male - un'idea di modernità, di spinta al cambiamento, di esplorazione o ricerca sul campo. Peter Ames Carlin, autore della biografica ufficiale di Bruce Springsteen (Mondadori, 2013) ha scritto che questo cantautore dall'energia inesauribile ha saputo "raffigurare, chilometro dopo chilometro, l'America moderna dalla parte di chi è sempre sulla strada".
Sin dagli albori della propria scintillante carriera, inziata più d cinquant'anni fa, Springsteen ha letteralmente battuto la strada, anzi tutte le strade possibili per cogliere l'essenza del 'sentire' contemporaneo per poi filtrarlo attraverso la propria sensibilità. Coerente e dominato da un senso ineluttabile di responsabilità nei confronti dei fan, Springsteen ha mantenuto fede alla propria indole di 'uomo del popolo', arricchendo dinamicamente il proprio stile e muovendo una carovana di estimatrici ed estimatori pronti a seguirlo ovunque.
Vogliamo raccontare e suonare la vita, le luci, le ombre, i successi, i rimpianti e i (pochi, per fortuna) rimorsi di Bruce Springsteen. Vogliamo metterci in viaggio con lui, per partire senza fermarci. C'è chi è nato per correre da solo e chi è nato per fare da guida cioè per indicare agli altri le possibili direzioni da seguire. Springsteen è stato e continua a essere entrambe le cose.
Guardiamolo da vicino durante lo Storytelling Show di Maurizio Principato e con le canzoni del Boss interpretate da Nicola Cioce.