A metà Ottocento il filosofo francese Proudhon avvertiva come “essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, recintato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù” per farlo.
Qualche anno dopo il grande rivoluzionario russo Bakunin notava che “lo Stato è la più flagrante, la più cinica, la più completa negazione dell’umanità” poiché inevitabilmente pone gli uomini gli uni contro gli altri. Sul finire dello stesso secolo lo scienziato russo Kropotkin osservava che “dalla culla alla tomba lo Stato ci soffoca tra le sue braccia”, e quindi suggeriva l’anarchia come alternativa radicale per il nostro vivere in società.
In occasione della ripubblicazione da parte di Elèuthera editrice dei volumi di P.J. Proudhon, Critica della proprietà e dello stato, di M. Bakunin, La libertà degli uguali, e di P. Kropotkin, Scienza e anarchia, Alessio Lega, Nicola Del Corno e Lorenzo Pezzica discuteranno sulla portata storica degli ideali anarchici, e sulla loro perenne attualità. Ma non solo libri e parole; Alessio Lega proporrà alcune canzoni caratterizzanti il movimento e la cultura anarchica.
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